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martedì 3 maggio 2011

NOVEGRO DA CENERENTOLA DI SEGRATE A PRINCIPESSA IL PASSO E' BREVE

A Novegro un hotel per l'Expo
Ma scoppia la polemica

Approvata la variante urbanistica, in consiglio si scatena la polemica. La struttura riqualificherà l'ex area Baruffaldi in disuso da anni
Segrate, 26 aprile 2011 - Un colpo di spugna sul degrado per rilanciare Novegro, trasformando un’area dismessa in un albergo. Una variante urbanistica appena approvata in consiglio comunale consentirà di realizzare una struttura alberghiera sul sito dell’ex Baruffaldi, una zona strategica situata tra l’Idroscalo e l’aeroporto di Linate. Sarà una delle strutture ricettive che nei prossimi anni nasceranno in vista dell’Expo, la prestigiosa manifestazione mondiale che porterà in Martesana tutte le iniziative legate allo sport, il benessere e il tempo libero. L’Idroscalo diventerà un polo di attrazione per milioni di visitatori dell’Expo e la zona Est diventerà uno dei punti strategici dal punto di vista commerciale.
Novegro, che si trova a pochi passi dall’Idroscalo e a qualche centinaia di metri dall’aeroporto di Linate sarà una delle frazioni segratesi più appetibili per gli investitori immobiliari. Il progetto del nuovo albergo, però, ha riversato sulla città un’ondata di polemiche. La delibera per il cambio della destinazione d’uso dell’area è stata infatti inserita d’urgenza all’interno di un consiglio comunale che, per regolamento, avrebbe dovuto essere dedicata esclusivamente alle mozione e alle interrogazioni. Inoltre, l’approvazione della variante è arrivata prima del Documento di Rischio Aeroportuale che, se approvato, avrebbe potuto porre dei vincoli alla realizzazione dell’albergo. «Il documento non c’è - afferma Paolo Micheli, capogruppo di Segrate Nostra - non l’abbiamo ancora approvato. Poniamo che una volta realizzata, la struttura risulti fuori norma rispetto alle indicazioni del Documento. Poniamo che dopo un anno o cinque o dieci anni accada un qualsiasi incidente di natura aeroportuale che abbia effetto sull’albergo e che in qualche modo, anche marginale, possa riferirsi al dettaglio non a norma.
L’idea che tra dieci anni qualcuno possa venire a chiederci conto perché il Comune abbia impiegato anni ad adottare una norma e pochi mesi prima di adottarla abbia approvato di urgenza una realizzazione non a norma, non mi piace per niente». E prosegue: «Mi domando perché tutta questa fretta, quando ci sarebbe un’altra soluzione: chiedere agli uffici di terminare la preparazione del Documento, approvarlo e subito dopo votare anche questa variante urbanistica, tutelando così, nella massima trasparenza, sia il Comune che la proprietà».
Il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica dell’ex Baruffaldi con 16 voti a favore (Pdl, Lega e Udc), 8 astenuti (Pd e Idv) e solo 4 voti contrari (Segrate Nostra, Insieme per Segrate, Fli). «Non abbiamo obiezioni a questo insediamento produttivo - conclude Micheli -, questo albergo può offrire nuove possibilità di occupazione, cosa veramente ottima. Aumenterà le entrate dell’Ici liberando un altro pezzettino del nostro bilancio dalla necessità di avere molte entrate da oneri di urbanizzazione per farlo quadrare e anche questo va molto bene. Soprattutto, poi risponde esattamente ai criteri di Segrate Nostra riguardo la gestione del territorio: riutilizzare le aree già urbanizzate, non toccare il poco verde rimasto».

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